17 Ott SI RICONFERMA UN SUCCESSO LA SECONDA EDIZIONE DEL CONVEGNO ORGANIZZATO PRESSO NOBILI RUBINETTERIE “L’OTTOBRE DELL’ECONOMIA ” IL TEMA AFFRONTATO QUEST’ANNO: “IMPRESA LAVORO & TECNOLOGIA: L’ETICA ALLA PROVA DEL 4.0
14 ottobre 2017 presso Carlo Nobili SpA Rubinetterie – Via Novara, 29 – Suno (NO)
In collaborazione con ALLIANZ
Si è tenuto sabato 14 ottobre 2017, con un grande successo sia di presenze che di interesse presso la sede di Suno di Nobili Rubinetterie, la seconda edizione del Convegno organizzato dalla Famiglia Nobili per promuovere “l’ottobre dell’economia”. Un evento, che anche quest’anno ha preso in considerazione un tema molto dibattuto del momento e che direttamente o indirettamente tocca sia il settore economico che imprenditoriale, che affronta il tema “Impresa lavoro & tecnologia: l’etica alla prova del 4.0”. L’occasione ha dato l’opportunità a relatori, imprenditori, giornalisti, dirigenti operanti in settori differenti e docenti universitari di confrontarsi e raccontare la situazione dal loro punto di vista. Opinione comune è che la nuova tecnologia, la new economy e i robot sono importanti e possono sicuramente migliorare la vita e il lavoro dell’uomo, ma l’uomo deve continuare ad essere alla base del tutto.
La domanda di partenza posta nell’introduzione da Mauro Meazza, Editorialista de “Il Sole 24 Ore” e moderatore del Convegno è stata: “Quale equilibrio possiamo trovare tra l’essere apocalittici e quindi rimarcare assolutamente la sottrazione di mansioni e di posti di lavoro che la tecnologia sicuramente porta con sé e dall’altra l’impatto positivo che ha avuto la tecnologia negli scambi nazionali ed internazionali?”.
Il Convegno inizia con un saluto da parte del direttore generale di Allianz Italia e Amministratore Delegato di Allianz Bank Financial Advisors, Giacomo Campora che ha rimarcato più volte le continue novità tecnologiche presenti presso Nobili Rubinetterie (citando anche che rispetto allo scorso anno sono arrivate 8 nuove file di robot della Fanuc) e che fanno di questa Azienda un punto di riferimento che vive e respira di industry 4.0.
A seguire il primo intervento di Andrea Boltho, Economista e docente presso Magdalen College di Oxford, che ha affrontato il tema della situazione economica e geopolitica internazionale. L’Economista ha definito la situazione attuale sicuramente in ripresa, ma ci sono ancora molte incertezze dovute a shock passati, come ad esempio Brexit e Trump. Ma le incertezze si annidano secondo lui anche dietro alle possibili evoluzioni future, dove tecnologia ed occupazione sono sicuramente fonte di stress così come una possibile crisi cinese e l’aumento dei tassi d’interesse e di cambio dollaro-euro.
Sulle incertezze del futuro, Boltho ha precisato: “Da quando l’industria è nata si è sempre temuto che il progresso tecnologico avrebbe distrutto posti di lavoro. E lo ha fatto! Ma l’occupazione è sempre cresciuta. Sono calati i prezzi e sono aumentati produttività, profitti e potere d’acquisto”.
Ma alla domanda siamo oggi in un mondo diverso, Boltho risponde: “Computer e robot spiazzano lavoratori nell’industria e nei servizi, ma creano anche posti di lavoro. La maggioranza degli studi conclude che la disoccupazione non sia cresciuta a causa loro.
E a: “E’ possibile che l’intelligenza artificiale abbia effetti diversi?” Boltho dice di non avere risposte.
Per quanto riguarda la Cina, le paure secondo lui si annidano dietro ai debiti totali delle famiglie e delle imprese cinesi che dal 2008 che sono aumentati in maniera vertiginosa.
Per quanto riguarda i tassi, la paura generale secondo l’Economista è soprattutto per l’euro e per i suoi possibili problemi futuri: l’Europa, secondo Boltho, ha vissuto un periodo di rapida convergenza economica dal 1960 in poi. I ‘ma’ però ci sono perché l’euro non sembrerebbe aver contribuito molto a questo successo. Dall’inizio degli anni 2000 in poi sembrerebbe esserci stato un chiaro processo di divergenza dovuto essenzialmente ai cosiddetti “comportamenti asimmetrici” tra i vari Paesi (Nord e Sud Europa) dell’Unione Europea in termini di trend. Proprio per questo, la paura è che una situazione di questo tipo possa diventare a suo dire insostenibile alla lunga e i Paesi dovrebbero unirsi di più sotto tutti gli aspetti (politico, commerciale, etc etc etc).
A seguire Roberto D’Imperio, Dottore Commercialista, che ha parlato della nuova tecnologia che ci coinvolge oramai ogni giorno e che è sempre più presente nella nostra vita: dallo shopping on line alle self driving car, dai droni al lavoro. Tutte novità che stanno entrando nel nostro mondo e che riguardano la tecnologia e che sotto molti aspetti racchiudono anche al loro interno un discorso di etica che deve essere rispettata. Secondo D’Imperio l’intelligenza artificiale e la robotica saranno le cose che impatteranno di più e con maggiori benefici nel prossimo futuro, però allo stesso tempo avranno le maggiori conseguenze negative. C’è quindi secondo lui da riflettere sull’impatto delle nuove tecnologie. Da Amazon a whatsapp, e molto altro ancora…la new economy ha rivoluzionato la nostra vita e il lavoro delle persone.
L’ultima ora è stata dedicata alla tavola rotonda organizzata con la presenza di Alberto Nobili, Amministratore della Carlo Nobili S.p.A., Giuseppe Bottero, giornalista de “La Stampa”, Mons. Franco Giulio Brambilla, Vescovo di Novara, Danilo Cattaneo, Amministratore Delegato di Infocert S.p.A., Mariella Enoc, Presidente Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Davide Maggi, Prof. Di Economia Aziendale presso l’Università del Piemonte Orientale “A. Avogadro”, e Andrea Rescica, CEO e Presidente di Altea Federation.
La tecnologia ha cambiato la nostra vita e su questo sono tutti i relatori d’accordo. L’importante è però secondo tutti capire quale sarà il suo limite, quale potrà essere il problema che potrà creare alle persone e che tipo di ulteriore utilizzo potrà ancora esserci all’interno di tutti i settori (quindi non solo tra i colletti blu ma anche tra i colletti bianchi). Per tutti comunque la cosa fondamentale sarà riuscire a mantenere la relazione umana.
Alberto Nobili è intervenuto e ha spiegato che “Molti nostri concorrenti hanno deciso di andare a produrre all’estero. La Nobili Rubinetterie ha optato per tenere i posti di lavoro in Provincia di Novara. Per rimanere qui e per essere competitivi non abbiamo potuto far altro che acquistare molti robot che sono stati inseriti negli anni all’interno dell’Azienda e che ci hanno permesso di abbassare i costi. Ora stiamo diventando competitivi anche con i nostri concorrenti che acquistano in Cina. L’automazione per noi è stata l’unica strada possibile per riuscire a restare in Italia. Da noi inoltre non sono stati persi posti di lavoro, perché i robot funzionano solo se ci sono gli uomini qualificati perché i robot funzionano grazie ai dati da loro impostati. Sono gli uomini che seguono i robot e diciamo li “istruiscono e controllano. Molto probabilmente ci arriveremo ad una situazione in cui i robot potranno essere più indipendenti rispetto ad ora, ma per questo siamo ancora molto lontani e tutti gli esempi di robot diciamo autosufficienti visti fino ad oggi sono presentati solo nei film. In futuro quello che stanno portando avanti le aziende di robotica è come inserire i dati. Ad esempio, per fare un nostro rubinetto servono tre, quattro giorni di programmazione di un robot e tutte le volte che viene comunque rimesso in produzione quel prodotto bisogna comunque fare qualche ritocco. Le case stanno sicuramente facendo dei simulatori laterali al robot in cui sulle mani dell’uomo potranno essere messi dei sensori: l’uomo in questo caso potrà fare il suo lavoro e la macchina apprenderà così più velocemente cosa deve fare. Il problema ora è che le persone, la manodopera che deve oggi seguire i robot deve saper fare per prima bene il lavoro, deve essere qualificata e spesso non è così. Se non sanno fare loro bene il lavoro difficilmente il robot lo sapranno fare bene”. Per quanto riguarda gli incentivi statali per il 4.0, Alberto Nobili ha concluso affermando che il problema alla base è incentrato sulle macchine acquistate che devono essere comunque collegate tra di loro e per scaricare il 50% del loro valore bisogna avere una rete interna che non è facile da creare.
Considerata la vocazione prettamente imprenditoriale della Famiglia Nobili, è sembrato luogo naturale per lo svolgimento dei lavori la fabbrica stessa, che diventa in tal modo (anche da un punto di vista iconografico) punto di snodo e di avvio delle discussioni sia di più ampio respiro (scenario macroeconomico internazionale) sia più specificatamente collegate alle imprese italiane e al rilevantissimo bacino di eccellenze della tecnologia ed innovazione made in Italy.
Per ulteriori informazioni:
Digital PR a cura di Blu Wom Milano
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p.fabretti@bluwom-milano.com
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